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Quando la relazione col cane non funziona – Parte 1

La vita con Fido è qualcosa di unico e gratificante per molti di noi, ma può diventare un vero incubo se la relazione col cane non funziona.

Questo perché, come in ogni altro tipo di relazione affettiva, se ci sentiamo bene con l’altro prevalgono i sentimenti positivi quali: affetto, empatia, fiducia e il rispetto reciproco. Ma se, al contrario, le incomprensioni hanno la meglio, ciò che proveremo per l’altro sarà: rabbia, frustrazione e persino odio.

Una buona comunicazione può aiutare a risolvere i conflitti all’interno della relazione, a patto che permanga il desiderio di ascoltare e comprendere l’altro, e si sia disposti ad adeguare le proprie necessità a quelle del partner. Diversamente il legame tenderà a deteriorarsi, sino ad arrivare a interrompersi.

Quello che succede nelle relazioni tra umani, non è molto diverso da ciò che succede nella relazione col cane. Ma la situazione si complica ulteriormente, perché la comunicazione tra noi e il cane è agli antipodi. Entrambi tenderemo, quindi, ad interpretare quella dell’altro secondo le modalità comunicative della specie di appartenenza.

Ed è in quel momento, che la situazione può letteralmente sfuggirci di mano, sino ad arrivare a scegliere di rinunciare al cane. Il problema, è che mentre se tra umani le cose non vanno, ci si lascia e ognuno torna a casa propria, il cane una casa propria non ce l’ha, perché siamo noi la sua casa. La sua famiglia.

Cosa possiamo fare?

Konrad Lorenz il padre dell’etologia
  1. Prima di tutto, e non smetterò mai di ripeterlo, anche se consideriamo il cane parte della famiglia dobbiamo smetterla di trattarlo come un umano. Non lo sarà mai! Rapportandoci a lui come se lo fosse, non significa fargli un privilegio, ma togliergli la possibilità di comportarsi secondo natura.
  2. I suoi bisogni etologici sono diversi dai nostri. Ad esempio: per noi andare a fare shopping in un centro commerciale, la domenica pomeriggio, può essere piacevole (forse), ma per lui è una vera tortura. Se proprio volete fare qualcosa col vostro cane, portatelo per boschi, prati, parchi cittadini, e solo dopo aver soddisfatto le sue esigenze, se ancora desiderate andare in un centro commerciale, potrete lasciarlo a casa a sonnecchiare su un comodo cuscino.
  3. Vi stupirebbe sapere, quali e quanti problemi derivano da una comunicazione incongruente. Interpretare correttamente i suoi comportamenti e rispondere in modo a lui comprensibile, è il primo passo per garantire una serena convivenza.

come ogni altra specie, il cane possiede un proprio Etogramma che orienta i suoi comportamenti in tutti gli aspetti della sua vita.

L’Etogramma: uno strumento utile per capire e conoscere il cane

Madre natura ha dotato ogni specie, di una serie di comportamenti innati, che favoriscono la fitness, ovvero il raggiungimento dell’età riproduttiva e la sopravvivenza della specie. Anche il cane possiede un proprio Etogramma, che orienta i suoi comportamenti in tutti gli aspetti della sua vita, quali:

  • Le tecniche utilizzate per procurarsi il cibo
  • L’allevamento della prole
  • Le strategie di difesa e attacco
  • Come l’animale comunica e attraverso quali sensi percepisce il mondo
  • Quali sono i suoi bisogni
  • Quali le attitudini e i desideri (motivazioni)

Conoscere l’etogramma, almeno a livello macroscopico, significa porre le basi per un approccio migliore e una comunicazione coerente.

Cosa fare quando la relazione col cane non funziona

La prima parte dell’articolo termina qui, ma uscirà presto la seconda parte.

A presto!

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