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WELSH CORGI alla scoperta delle razze

La prima cosa che mi viene in mente, ogni volta che vedo un Welsh Corgi, è che somiglia a due canidi ben distinti. Peccato che i due, non solo non non si somiglino per niente, ma non appartengano nemmeno alla stessa specie.

Tale discordanza, non si manifesta come comunemente avviene in un meticcio, dove si intravedono tracce delle razze che lo hanno generato, in un miscuglio armonico e bello a vedersi. No. Lui ricorda un cane diviso a metà.

Corgi
cucciolo di Welsh Corgi Cardigan

Così se posi lo sguardo sul bel testone del Corgi, che ricorda quello di una volpe, noterai un musetto affilato su cui sboccia un bel tartufo nero. Due occhi tondi, scuri, dall’espressione vivace e intelligente e un paio di orecchie erette e appuntite, che diventano arrotondate nel Corgi Cardigan. Ma se sposti lo sguardo più giù, ti accorgerai che il corpo sembra messo lì per caso, con quelle zampette corte e buffe e il tronco allungato, tipico dei Basset.

Nel complesso le due razze, (non è un errore di battitura. Il Welsh Corgi Pembroke e il Welsh Corgi Cardigan, pur essendo molto simili fra loro, dal 1934 sono due razze ben distinte), sono indubbiamente buffe, ma contrariamente alle apparenze, particolarmente agili.

Corgi
Welsh Corgi e Bassethound

Le origini del Corgi

Come sempre è difficile ricostruire le origini di una razza, ma nel caso del Welsh Corgi Pembroke (la più antica fra le due razze), le teorie addirittura si sprecano. E dato che ritengo piuttosto noioso tutto questo vociferare su basi poco concrete e soprattutto inutili, tanto più che trattasi di notizie che puoi trovare ovunque in rete; preferisco tralasciare per tornare al tema principale di questa lunga serie di articoli: la scelta del cane giusto.

Corgi: un bovaro a “gamba” corta

A questo punto ti starai chiedendo: “A chi diavolo è venuto in mente di selezionare un bovaro con delle zampette così corte? In realtà a nessuno. Pare che dipenda da una mutazione genetica, un gene duplicato che provoca la sovrapproduzione di una proteina (FGF4), che rallenta la crescita delle ossa delle zampe, durante lo sviluppo embrionale.

Pensa che i ricercatori fanno risalire l’origine di questo gene all’epoca della domesticazione, oltre 14.000 anni fa, epoca in cui, probabilmente, sono comparsi i primi cani a gamba corta, che in seguito si sono specializzati come cani da tana per la caccia ai nocivi.

In un secondo tempo, il Welsh Corgi Pembroke venne impiegato come bovaro nelle fattorie, allorché si scoprì che le sue zampette corte gli permettevano di sgattaiolare incolume tra le zampe dei bovini, sino a morderne i garretti per spostarle. Questa caratteristica, che ben si addiceva alla caparbietà delle vacche, era però del tutto inadatta alle pecore, animali notoriamente pacifici e mansueti. Così, per ridurre il comportamento, gli allevatori mescolarono il Corgi Pembroke con il Welsh Collie, dando origine al Corgi Cardigan.

Pembroke o Cardigan: quali differenze?

Corgi
WELSH CORGI CARDIGAN
OCCHI : scuri o azzurro/blu nel Blue Merle
CODA: lunga
MANTELLO: tutti i colori del Pembroke più Blue Merle
TAGLIA: leggermente più grande del Pembroke
ORECCHIE: erette con la punta arrotondata
Corgi
WELSH CORGI PEMBROKE
OCCHI: marroni
CODA: lunga o naturalmente corta
MANTELLO: rosso, sabbia, fulvo, nero e fuoco
TAGLIA: leggermente più piccolo del Cardigan
ORECCHIE: erette e appuntite

Welsh Corgi Pembroke: i cani della regina!

Corgi
Sua maestà la regina Elisabetta II con i suoi Corgi

La chiamano vita da cani, ma quanti di noi possono permettersi gli agi di una vita a Buckingham Palace? Si raccontano aneddoti vari, sulla vita trascorsa a palazzo reale dai fortunati Welsh Corgi Pembroke. Una vita privilegiata, scandita da ogni comfort e pranzetti da Chef gourmet.

Una cosa è certa: i Pembroke devono la loro notorietà a sua maestà la regina Elisabetta II, che ha dedicato un’intera vita a questi cani, allevando con un proprio affisso, quattordici generazioni di Pembroke.

That’s amore… non c’è che dire”

Il mio Welsh Corgie

E’ un cane intelligente, questo è indubbio, ma basta guardarlo negli occhi per rendersi conto che dietro quell’aria da bravo ragazzo, si nasconde un furbetto audace e sfrontato. La cosa che colpisce di più in un Welsh Corgi è la simpatia, l’allegria e la vitalità, che pare sprizzare da tutti i pori contagiando chi gli sta accanto. Del resto, com’è possibile restare indifferenti di fronte a quell’andatura buffa? A quel caracollare sulle zampette corte, che si muovono talmente veloci da farti pensare che si sposti su dei pattini a rotelle?

In effetti il Corgi è un cane multi-sfaccettato, capace di poltrire su un divano per ore in attesa della prossima avventura nei boschi, ma all’occorrenza, di trasformarsi in un campione di Agility.

Mai sottovalutarlo: ha carattere da vendere. E’ un cane sicuro di sé, baldanzoso e decisamente testardo. Un casinista che non passa inosservato, con quel latrato squillante e la tenacia tipica dei cani da tana, che scavano e scovano il selvatico. Un entusiasta che ha bisogno di vivere la famiglia a 360° e che, un po’ come il prezzemolo, dev’essere sempre presente, in prima linea.

Il rovescio della medaglia

Nella vita c’è sempre un rovescio della medaglia, e quelle che appaiono come doti, in un cane ben socializzato ed educato con costanza , coerenza e autorevolezza; possono trasformarsi in criticità. Ad esempio, in mancanza di una buona socializzazione la sua naturale riservatezza può diventare diffidenza estrema. Mentre la mancanza di polso e di autorevolezza (che non deve mai sfociare in imposizione), da parte del proprietario, può diventare caparbietà sino a sfociare in comportamenti aggressivi.

Sei il proprietario ideale se…

  1. Non hai alcuna intenzione di fargli fare il nano da giardino. Ne soffrirebbe troppo e finirebbe col perdere le prerogative che lo rendono un compagno accattivante;
  2. Sei una persona attiva, che ama fare lunghe passeggiate nella natura;
  3. Hai la possibilità di non lasciarlo troppo a lungo da solo;
  4. Intendi farti carico costantemente della sua educazione e dell’aspetto socializzativo (meglio se coadiuvato da un bravo educatore);
  5. Il Corgi è un compagno ideale anche per i bambini, purché si provveda alla sua educazione (vedi p. 4);
  6. Il Corgi è un ottimo 1° cane, a patto che si provveda alla sua educazione e socializzazione (vedi p. 4).

Augurandomi che l’articolo ti sia piaciuto, ti aspetto la prossima settimana con l’ultimo dei pastori conduttori: lo Schapendoes. Non mancare!

Carla

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