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Ho scelto un cane per amico!

Un cane come amico. Da sempre consideriamo il cane come il compagno più fedele che si possa desiderare, ma non sempre la sua amicizia viene ricambiata come dovrebbe. Così, mentre a lui spetta il primo premio nella classifica dei migliori amici, noi umani ci posizioniamo al massimo, dalla metà in giù.

Vivere con un cane è gradevole e ci fa star meglio. Alcuni studi affermano che accarezzarlo abbassi la pressione arteriosa e diminuisca la frequenza cardiaca. Pare, addirittura, che riduca del 40% il rischio di infarto. E poi che dire delle passeggiate quotidiane? Una sorta di allenamento in mezzo alla natura, che oltre ad aiutarci a mantenere una buona forma fisica, ci rapisce dalla prigione dall’isolamento sociale che la società attuale comporta, migliorando i disturbi depressivi.

Un’amicizia millenaria

Il sodalizio col cane risale a tempi inenarrabili, tanto che le due specie si sono evolute influenzandosi reciprocamente. Purtroppo, nel corso dei secoli, noi umani ci siamo distaccati dalla natura, sino a diventare urbani. Viviamo isolati dall’ambiente circostante e usiamo la natura come risorsa, senza però sentircene parte.

Tuttavia, l’impulso ancestrale a vivere con gli animali è ancora vivo in noi. Lo dimostra il fatto che i cani, e più in generale gli animali d’affezione, sono sempre più presenti nelle nostre case e svolgono il ruolo di tramite fra ciò che siamo diventati e la nostra animalità repressa.

Tutto questo sarebbe bellissimo, se solo ci rendessimo conto che non ci limitiamo a chiedere al cane di vivere con noi, ma spesso gli imponiamo a vivere come noi.

Lilly e il vagabondo – W. Disney

La disinformazione regna sovrana

Siamo letteralmente bombardati dai media non professionali, che diffondono degli animali un’immagine antropomorfizzata, che ha ben poco a che vedere con la vera natura del cane. Basta pensare ai classici cartoons, che hanno cresciuto intere generazioni presentando gli animali in tutto e per tutto simili a noi umani. Per non parlare del mondo cinematografico, che ha avuto un grande impatto sulla popolarità di alcune razze, rendendole protagoniste di veri e propri boom di richieste presso gli allevamenti.

un cane come amico
Rocchino

Riequilibrare le aspettative

Non c’è da stupirsi, quindi, se ci troviamo del tutto impreparati di fronte a un’animale in carne e ossa, capace di emozioni e sentimenti, ma con bisogni specifici e una comunicazione completamente diversa da quella che abbiamo visto dagli eroi delle celebri serie televisive, o dei films.

Dobbiamo essere consapevoli che caricare di simili aspettative la relazione con il nostro cane, significa partire con il piede sbagliato. Solo sforzandoci di comprendere il suo mondo, di incontrarlo a metà strada accettando la sua diversità come un dono, di ascoltarlo mettendo da parte le credenze popolari e il sentito dire. Solo così, scopriremo la gioia di avere un cane come amico e la realtà supererà ampiamente ogni aspettativa.

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