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Come il lupo diventò cane

Perché teniamo nelle nostre case dei mammiferi carnivori, in pratica dei competitori alimentari? Perché consumiamo tante energie per prendercene cura? Forse le risposte alle domande andrebbero ricercate nella storia di un eccezionale incontro. Un incontro avvenuto millenni orsono, quando il lupo diventò cane.

Non è facile stabilire con esattezza quando il lupo diventò cane, ancora oggi lascia spazio a mere supposizioni. Nel 1977 i genetisti R. Wayne e C. Vilà, condussero una ricerca comparando il DNA mitocondriale di lupi e di cani, appartenenti a differenti razze. La conclusione fu unanime: la linea evolutiva del cane si separò da quella del lupo 135.000 anni fa.

I reperti parlano chiaro

Tuttavia, questa datazione sembrava contraddire i dati archeologici, rilevati in precedenza. Il più antico reperto di cane domestico morfologicamente ben definito, infatti, risaliva a soli 14.000 anni prima. Si tratta di una mandibola rinvenuta in Germania, a Oberkassel, in una tomba del tardo paleolitico.

Quando il lupo diventò cane. Reperto archeologico mandibola cane
Reperto archeologico mandibola cane

Mentre, la più antica testimonianza dell’esistenza di un legame affettivo fra uomo e cane, risale a circa 12.000 anni fa. Il reperto proviene dal sito di Ein Mallaha (Israele), dove in una tomba coperta di pietre, furono ritrovati i resti di una persona anziana. L’anziano era coricato su un fianco, in posizione fetale con la mano posata sul torace del cucciolo.

Quando l'uomo diventò cane. Antico reperto che testimonia il legame affettivo fra uomo e cane

Le discrepanze fra le prove di laboratorio e i rilievi archeologici, vennero attribuiti al metodo del radiocarbonio C14. In assenza di un numero elevato di reperti, infatti, risulta impreciso nella datazione.

Pertanto, si ipotizzò che i ritrovamenti, risalenti al periodo precedente, non erano da attribuirsi al processo di domesticazione. Resta il fatto che costituissero, comunque, una prova degli innumerevoli incontri fra uomo e lupo durante il Pleistocene.

Ad oggi, secondo le teorie scientifiche più accreditate, si devono considerare due fasi ben distinte della domesticazione:

  1. La più antica (proto-addomesticamento), a cui fanno riferimento i fossili di cui sopra, che testimoniano l’incontro fra uomo e lupo;
  2. La più recente, iniziata circa 30.000 anni fa, che diede origine al Canis Familiaris, le cui testimonianze archeologiche risalgono a 14.000 anni fa, quando l’uomo era ancora cacciatore-raccoglitore.

L’inizio di un sodalizio…

La domesticazione fu quindi un processo lento, in quanto le mutazioni genetiche avvengono ogni qualche migliaio di anni. E’ possibile che sia stato proprio il lupo a dare origine al sodalizio con l’uomo, che da nomade qual’era stato, aveva iniziato a vivere in villaggi.

Con ogni probabilità, il lupo attratto dai resti degli animali uccisi e lasciati in loco, iniziò a vivere nei pressi degli insediamenti umani, rovistando fra i rifiuti. L’uomo, dal canto suo, potrebbe aver trovato utile il prezioso servizio di sentinella svolto dai lupi, permettendo ai soggetti che non rappresentavano un pericolo, di restare.

Le due specie si evolsero influenzandosi a vicenda e imparando a combaciare fra loro come pezzi di un puzzle, tanto che possiamo parlare di coevoluzione tra le due specie.

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