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Educatore cinofilo o addestratore?

Spesso mi definiscono addestratrice cinofila. La cosa mi fa sempre sorridere, perché istantaneamente nella mia mente affiorano le immagini di un domatore con tanto di frustino. Con questo non voglio dire che tutti coloro che addestrano corrispondano alla mia fervida fantasia, ma effettivamente tra educatore cinofilo, istruttore e addestratore c’è una bella differenza, soprattutto per gli obiettivi che le tre figure si pongono.

Addestramento: uno sguardo al passato

Negli ultimi vent’anni, la cinofilia ha fatto passi da gigante. Basta pensare che un tempo, se un cane presentava un comportamento sgradito al proprietario, veniva portato dall’addestratore. Questi lo teneva con sé per alcune settimane, addirittura mesi in alcuni casi, ma cosa accadesse in quel lungo periodo rimane un segreto. L’addestramento infatti avveniva lontano dagli sguardi curiosi dei proprietari, che non avevano alcun ruolo nel processo educativo.

Funzionava?

Lo scopo dell’addestramento era quello di correggere i comportamenti sgraditi del cane, portandolo a manifestare determinati comportamenti, senza tener conto delle attitudini, delle vocazioni di razza o dello stato emotivo del cane. Inoltre l’addestratore, non essendo coinvolto emotivamente, non si faceva alcun problema a usare qualsiasi mezzo per raggiungere l’obiettivo. Al contrario del proprietario che difficilmente riusciva nell’intento. Succedeva così che il cane, con l’addestratore si comportava come un soldatino, ma una volta a casa un po’ alla volta tornava quello di prima

Con quali risultati?

Alla fine, da quell’esperienza negativa il cane aveva appreso ben poco. In compenso aveva imparato a diffidare degli umani e cosa ancor più grave del proprietario, che aveva tradito la sua fiducia dimostrando di non essere un valido punto di riferimento.

L’addestratore cinofilo oggi

Ancora oggi, l’addestratore si occupa di insegnare al cane specifiche performance utili socialmente all’uomo (non certo al cane). Pertanto l’obiettivo finale è quello di trasferire le abilità al cane, senza coinvolgere il proprietario che risulta escluso dal processo di apprendimento.

PRIMA: Bambi ha paura dell’acqua, ma un po’ alla volta capisce che non tradirò la sua fiducia immergendola nell’acqua della piscina e si rilassa.

Educatore cinofilo e Istruttori: quali differenze?

Al contrario dell’addestratore, istruttore ed educatore cinofilo si occupano del cane esaltandone le caratteristiche motivazionali (di specie e di razza) che meglio lo aiutano a vivere nella famiglia di adozione e nel contesto circostante. Entrambe le figure professionali si rivolgono sia al cane che al proprietario, insegnando al binomio a relazionarsi in modo corretto attraverso una gestione e una comunicazione corretta.

Mentre l’educatore cinofilo predilige le lezioni a domicilio, così da poter intervenire su eventuali problematiche nell’ambiente in cui queste si presentano; l’istruttore cinofilo lavora prevalentemente al campo, unendo al supporto educativo l’insegnamento di una o più attività cinosportive (Agility, Mobility, Treibball etc).

DOPO: Bambi sceglie di lanciarsi sul Surf e si diverte nel farlo
DOPO: La paura è svanita! Bambi si diverte a tuffarsi, saltando da una tavola di Surf all’altra

Fortunatamente, sempre più professionisti del settore, ritengono che inibizione, controllo e coercizione non solo non siano necessari, ma addirittura deleteri dal punto di vista educativo. Inoltre, il proprietario è parte integrante del processo apprenditivo in quanto…

Educazione e relazione sono due facce della stessa medaglia e non è possibile scindere l’una dall’altra.

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