Vivere con un cane può essere una delle esperienze più gratificanti che esistano, sia dal punto di vista affettivo che sociale. Il rovescio della medaglia è che richiede impegno costante e la responsabilità che ci assumiamo nei suoi confronti durerà fino alla fine dei suoi giorni.
Un cane è per sempre o almeno dovrebbe, in quanto parte integrante della famiglia. Ma allora come mai ogni estate i canili registrano il “tutto esaurito”?
E’ davvero così difficile, riorganizzare le proprie abitudini tenendo conto dei bisogni del cane, come faremmo per la nascita di un figlio?
Il dovere nei suoi confronti non cessa solo perché desideriamo fare una vacanza che non contempla la sua presenza. Ma come fare se non vi sono parenti o amici disposti a prendersene cura in nostra assenza?
Come educatore cinofilo, ma soprattutto come compagna umana di 5 cani, l’idea di portarli in una pensione che, per quanto bella e costosa, preveda l’utilizzo di gabbie, mi fa rabbrividire. Da questo mio pensiero sono nati i Campus, dove le vacanze sono davvero all’insegna del divertimento. Comode camerette finestrate per i momenti di riposo, cani liberi di nuotare nelle nostre piscine, giocare tra loro (se compatibili), o in giochi da noi strutturati per fare dell’esperienza apprendimento. Liberi di fare buche, abbaiare o rilassarsi all’ombra sgranocchiando uno snack, il tutto sotto l’attenta guida di personale specializzato.
Infine, un numero davvero limitatissimo di posti: 8 cani al massimo, per garantire loro assistenza continua, massima cura e tutte le coccole che desiderano.