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Il cane perfetto esiste davvero

Il cane perfetto esiste

Come ti ho promesso nell’articolo Quando la relazione col cane non funziona, oggi ti spiegherò come orientarti nella scelta della razza più adatta a te, perché il cane perfetto esiste davvero, fidati, devi solo capire qual’è. Ma prima di aiutarti a trovarlo, vorrei fare una breve cronologia di quanto ci siamo detti sin d’ora, più che altro a beneficio di coloro che si trovano a leggere questo articolo per la prima volta, senza sapere da dove siamo partiti né perché.

Uno degli aspetti che sottolineo spesso ai proprietari, riguarda l’importanza che riveste una buona comunicazione e quanto questa possa influire sulla relazione col proprio cane. Ti sembrerà banale, ma non hai idea di quanti proprietari, ancora oggi, mi dicano:

“Guardi che io lo tratto proprio come un figlio il mio cane. Io gli parlo sempre, solo che lui non mi ascolta nemmeno.” A quel punto io scrollo la testa, sorrido mestamente e soggiungo: “Forse varrebbe la pena di parlare un po’ meno e cominciare a comunicare davvero Che ne dice?

Motivo questo, che mi ha portata a insistere molto sull’argomento, conducendoti nel corso dei secoli alla scoperta del cane e della sua storia. Introducendoti ai segreti del linguaggio del corpo che l’etogramma – che è una sorta di dizionario che puoi usare per tradurre i comportamenti del tuo cane – può svelarti. Infine ti ho portato nel mondo variegato delle razze e delle differenze comportamentali racchiuse in esse.

Ora sei pronto per continuare? Benissimo, proseguiamo.

Come fare la scelta giusta

il cane perfetto esiste davvero
Ogni razza racchiude un diverso modo d’essere

E’ arrivato il gran giorno e tu non stai nella pelle. Era da tempo che pensavi: “Appena vado a vivere da solo prendo un cane”, e adesso sei pronto a farlo. Sono dieci minuti che sei davanti all’intera cucciolata di Labrador Retriever e dovrai deciderti a sceglierne uno prima o poi, ma sono tutti così belli. “Sarà meglio quello più spavaldo, che proprio ora mordicchia il collo del fratello spiaggiato sotto di lui, o quello più tranquillo che quasi si nasconde in un angolino?”

Un Labrador… indimenticabile lo spot della carta igienica, vero? Ti hanno detto che sono cani molto buoni, giocherelloni. La taglia è quella giusta: né troppo grossa, né troppo piccola, perfetta per il tuo monolocale. Hai già previsto tutto: come da manuale ti sei preso una settimana di ferie, così intanto si abitua, poi, quando tornerai al lavoro, si vedrà. Sei costretto a lasciarlo da solo otto ore di filato, ma che importa? Appena arriverai a casa recupererete.

Ecco, molte delle adozioni avvengono proprio così. Secondo te come potrebbe andare a finire?

Ti do qualche dritta

Abbiamo un Labrador, ovvero, un concentrato di vitalità ed energia allo stato puro e che, per di più, comunica in maniera a dir poco esuberante. Abbiamo la sua tendenza a correre a scavezzacollo e il bisogno insindacabile di giocare ininterrottamente col suo compagno umano (che però non c’è). E infine la sua fame di mondo, che lo porta a: fare, rosicchiare, correre, mangiare tutto ciò che trova, sonnellino, fare, rosicchiare, mangiare etc etc (non necessariamente in quest’ordine), ma per ben otto ore al giorno (il tempo che rimarrà da solo).

Ti sei fatto un’idea adesso?

Ti aiuto io. Il proprietario dell’esempio ha fatto i conti senza l’oste, guidato da un impulso emotivo che ha fatto sì che notasse solo l’aspetto tenero del cucciolo. Peccato che in capo a quattro mesi il cucciolo peserà intorno ai 25 kg e che diventerà una sorta di Conan il distruttore. Inoltre, non si è informato sulla razza, confidando nei consigli di conoscenti e ispirato da uno spot pubblicitario. Ci sono tutti i presupposti per un disastro, non credi?

Cuccioli… un’attrazione fatale

L’ha fregato la motivazione epimeletica!

Se ancora non lo sai, la motivazione epimeletica fa parte delle strategie che madre natura mette a disposizione degli uccelli e dei mammiferi a prole inetta, ovvero, quelle che richiedono cure parentali protratte nel tempo (come noi umani, ad esempio). In pratica è una sorta di Jolly che favorisce la fitness, ossia il raggiungimento dell’età riproduttiva e la salvaguardia della specie.

Si tratta di un’attrazione fatale, un bisogno atavico, quasi ancestrale quello che porta noi umani a desiderare di vivere con un animale accanto, spesso senza valutarne le conseguenze.

Inferno o paradiso? A te la mossa!

Si dice che chi ben comincia sia a metà dell’opera. A metà forse no, ma sicuramente è un buon punto di partenza, anche se trattandosi di una scelta che coinvolge un essere vivente, l’incognita è sempre in agguato. Comunque sia, considera che dal momento in cui quell’esserino entrerà a far parte della tua vita dovrai conviverci almeno per i successivi dieci anni. Una bella fetta della tua vita, non credi?

Val quindi la pena di riflettere con calma, anche perché un cane non è un oggetto, e tu non hai a disposizione due settimane per renderlo. Quindi bando alle ciance, prenditi il tempo che ti serve per leggere questo articolo e se arriverai alla fine conservando l’entusiasmo iniziale, sono certa che sarai in grado di fare la scelta giusta per entrambi.

Un cane: perché SI

  • E’ un compagno affettuoso, capace di amare senza riserve
  • Ti farà sentire unico
  • Le passeggiate quotidiane diventeranno un modo per fare movimento con grandi benefici per la tua salute
  • E divertente e buffo
  • Ti regala l’opportunità di fare nuovi incontri, cosa non trascurabile in una società dove le amicizie virtuali superano quelle reali
  • Ti avvicinerai alla natura e se ti lascerai contagiare dal suo entusiasmo potrai tornare a sentirtene parte

Un cane: perché NO

  • E’ impegnativo e indipendentemente dalla stagione e dal meteo, lui avrà bisogno di uscire tutti i sacrosanti giorni per le sue passeggiate
  • Costa. Oltre all’alimentazione e ai vaccini, dovrai mettere in conto le spese impreviste dal veterinario, le cure preventive, la guinzaglieria e gli accessori. Non ultimo, dovrai farti carico della sua educazione.
  • Ogni tua decisione dovrà includere le sue necessità. Un po’ come accade quando nasce un bambino, ma a differenza di un figlio che crescendo diventa indipendente, lui avrà sempre bisogno di te.
  • La tua vita cambierà radicalmente. In meglio o in peggio dipenderà da te.
Trillina

Attenzione alle aspettative

Le aspettative sono fatte per essere deluse e gravano sulle relazioni come macigni… in questo caso, sulle spalle del povero cane. Ho visto cani letteralmente schiacciati dai loro compagni umani che si ostinavano ad attribuire al cane pensieri e desideri che non gli appartenevano.

Nessuno ne è immune, perché derivano dalle convinzioni che ognuno si costruisce nel tempo, e sono spesso influenzate da false credenze popolari. Ve ne sono a centinaia sul cane, te ne cito alcune:

  • Vuoi insegnare al cucciolo a non sporcare in casa? Basta ficcargli il musetto nella sua pipì e capirà che non deve farla
  • Quando il cane scodinzola vuol dire che è contento
  • Se il tartufo del cane è asciutto vuol dire che ha la febbre

3 Azioni che ti complicheranno la vita

Dal momento in cui deciderai di adottare un cucciolo, inizierà la tua trasformazione: le strade ti sembreranno zeppe di cani che sentirai il desiderio di accarezzare, soprattutto se appartenenti alla razza che ti interessa. Potresti persino arrivare a pensare che è una buona idea chiedere informazioni sulla razza ai loro proprietari. Pessima scelta! Sarà bene ricordarti che:

  • Non è detto che i cani della stessa razza si comportino allo stesso modo. I cani, esattamente come noi, hanno una propria individualità e temperamenti diversi. Io, ad esempio, ho cinque Golden e ti assicuro che non ce n’è uno uguale all’altro.
  • Non affidarti alle emozioni. Lo so che è difficile essere razionali quando ti trovi davanti quelle creaturine morbide e tonde, ma resisti. Usa la testa e ricordati che scegliere in modo avventato potrebbe costarti caro.
  • Informati. E qui casca l’asino, perché so bene quanto sia difficile districarsi nell’oceano delle informazioni disponibili con un semplice click. Nemmeno consultare gli standard e le monografie di razza ti aiuterà più di tanto, perché ciò che troverai è un elenco delle caratteristiche ideali della razza, ma non c’è alcuna garanzia che corrispondano in toto al cane in carne e ossa. Perché, per utilizzare una metafora: il DNA corrisponde alla tela su cui dipingere, ma sono le esperienze e l’ambiente a rappresentare il pittore e la sua arte.

E con questo ulteriore spunto di riflessione, si chiude la prima parte dell’articolo. A breve seguirà una serie di articoli intitolati: Alla scoperta delle razze, che ti permetteranno di fare la scelta più indicata, perché il cane perfetto esiste davvero.

Mi raccomando non mancare!

Carla B.

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